“Scienza, Arte e Servizio. Celebriamo la 10ª edizione di IASC World Changers”
Conversazione con il Prof. Dr. Gabriele Pao-Pei Andreoli
ROMA, RM, ITALY, September 3, 2025 /EINPresswire.com/ -- Presidente, Institute for Advanced Studies and Cooperation (IASC) e Lega Italiana Diritti dell’Uomo AI • Fondatore, World Changers Summit • Rappresentante di collegamento, Pontificia Accademia di Teologia (Stato della Città del Vaticano) • Ambasciatore, Croce Rossa della Macedonia del Nord
Daily Cases (DC): Professore Andreoli, da dove iniziamo?
Gabriele Pao-Pei Andreoli (GPA): Con grande gratitudine, sono lieto di annunciare che stiamo preparando la 10ª edizione del World Changers Summit, che si terrà il 21 e 22 ottobre: il nostro decimo evento, una tappa significativa per la nostra comunità. Per celebrare questa edizione, stiamo lanciando una speciale collaborazione con The Italian Way per realizzare un numero speciale della rivista World Changers. La copertina presenterà “Transcendence”, un’opera originale del celebre artista Rob Prior.
Questo non è soltanto simbolico. Rob Prior sta donando il suo tempo, la sua arte e la sua creatività—non solo per realizzare la copertina della rivista, ma anche per sostenere economicamente i progetti di ricerca e sviluppo umanitario di IASC e le iniziative dei World Changers.
DC: In che modo questa pubblicazione si collegherà al lavoro umanitario della sua fondazione?
GPA: L’edizione speciale nasce come un ponte tra consapevolezza pubblica e azione concreta. I proventi e la visibilità contribuiranno ad avanzare iniziative coordinate da IASC e dai nostri partner, in particolare la campagna di ricerca del Longevity by Design Lab per i bambini che soffrono di disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Anche in questo, Rob Prior è centrale. Le sue opere donate e l’impegno della sua fondazione finanzieranno direttamente la ricerca e lo sviluppo, trasformando ciò che poteva restare un sogno in una realtà concreta.
Ed è fondamentale sottolineare che non si tratta di una collaborazione a senso unico. Anche i World Changers sostengono Rob Prior, aiutandolo a diffondere la sua opera a livello globale attraverso la nostra rete. Rob Prior è, senza dubbio, un vero World Changer. La sua arte non è soltanto bella: è arte etica—un’arte che cambia la vita, che eleva la società e che ispira il fiorire umano.
DC: Può dirci di più sulla nuova iniziativa scientifica di IASC?
GPA: Certamente. Attraverso l’IASC Longevity by Design Lab stiamo avviando una campagna di ricerca per i bambini colpiti da PTSD. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Croce Rossa della Macedonia del Nord, DNA22, Brain.Space e il Kabena Group, insieme ad altri partenariati che stiamo valutando. Stiamo sviluppando metodi che integrano l’intelligenza artificiale con strumentazioni biomediche e neuro-monitoraggio d’avanguardia.
Il nostro obiettivo è guarire sia il corpo che la mente, monitorando i risultati in tempo reale.
DC: Perché unire l’intelligenza artificiale agli strumenti biomedici e di neuro-monitoraggio?
GPA: Perché la guarigione deve essere olistica. L’IA ci permette di interpretare l’immenso flusso di dati prodotti da questi interventi, mentre il monitoraggio biomedico garantisce trasparenza e rigore scientifico. Insieme creano un modello di cura integrata, dove scienza, etica e compassione convergono.
DC: Parteciperà anche all’Ukrainian Reconstruction Summit di Washington il 13–14 settembre 2025. Cosa si aspetta da questo appuntamento?
GPA: La ricostruzione non riguarda soltanto le strutture fisiche. Si tratta di ricostruire fiducia, dignità e speranza. La guerra non è mai la risposta. Come scienziati, diplomatici e persone di fede, il nostro compito è sanare le ferite e progettare percorsi di pace e di fioritura.
DC: Ha menzionato l’arte e la musica come centrali nella sua missione. Può approfondire?
GPA: Il 21 ottobre, in occasione della 10ª celebrazione dei World Changers, presenteremo non solo l’opera di Rob Prior e il libro “Transcendence”, ma anche una performance neuro-AI dal vivo.
L’idea—ancora in fase di sviluppo, ma già promettente—è di catturare l’attività cerebrale in tempo reale del Maestro Olen Cesari mentre si esibisce al violino. Questi segnali neurali guideranno dinamicamente Amrita, la “Personalità Artistica Evolutiva di Intelligenza Artificiale” creata dall’artista-ricercatore Filippo Gregoretti, grazie alla tecnologia innovativa di Brain.Space.
Il risultato, anch’esso intitolato “Transcendence”, sarà un’opera vivente, capace di comporre armonia visiva e musicale direttamente dagli impulsi neurali umani. Incarnerà la tensione tra un algoritmo in continua evoluzione, apparentemente “immortale”, e la fragile impermanenza del suo substrato fisico.
Questa collaborazione rappresenta la missione dei World Changers: mettere insieme etica, scienza e cultura al servizio della persona umana. Per noi, l’arte non è decorazione—è trasformazione. Con Rob Prior, con il Maestro Olen Cesari e con iniziative come “In the Name of Love” del produttore David May, vediamo come l’arte e la musica sappiano cambiare i cuori e unire le persone.
Il progetto In the Name of Love, sostenuto da IASC, riunisce star internazionali per amplificare messaggi di pace, dignità e solidarietà. Ci ricorda che quando scienza e creatività si uniscono, l’amore diventa il più potente catalizzatore di cambiamento.
DC: Professore Andreoli, è stato recentemente nominato anche Ethical Advisor per Faces of Impact. Cosa significa per lei questo incarico?
GPA: È un vero onore servire come Consigliere Etico per l’Innovazione Etica e la Leadership Umanitaria presso Faces of Impact, un’iniziativa globale che riunisce changemakers nei campi dell’azione climatica, della salute, della giustizia, dell’educazione e dell’innovazione. Fondata a New York nel 2023, Faces of Impact trasforma il riconoscimento in azione sistemica attraverso progetti come il Faces of Impact 100, mostre d’arte e galà dedicati all’impatto sociale.
In questo ruolo, il mio compito è assicurarmi che ogni iniziativa rimanga radicata in etica, dignità e responsabilità, costruendo ponti tra tecnologia e umanità. Per me non è solo un riconoscimento personale, ma un’opportunità di estendere la missione di IASC: trasformare la visibilità in azione, il riconoscimento in responsabilità e la leadership in servizio.
DC: Oltre al PTSD, quali altri progetti porta avanti IASC?
GPA: Continuiamo a sostenere il Progetto HIT Malaria, guidato da Maximilian Dario Spera. Basato sulla Tecnologia di Trasferimento Informativo Olografico (HIT), mira a combattere la malaria e altre malattie infettive. Dal Davos 2023, è uno dei nostri progetti di punta, che unisce scienza e urgenza umanitaria.
Patrizia Marin
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